Il 29 luglio il sistema operativo utilizzato da più del 90% degli utenti PC (statistiche netmarketshare.com, maggio 2015) cambierà definitivamente aspetto. In questa data uscirà la release del nuovo progetto Microsoft: Windows 10.
La politica di Redmond al riguardo è decisamente differente dal passato. Dopo Windows 10 non ci sarà un “Windows 11” ma bensì un continuo processo di aggiornamento del sistema operativo. Questa scelta non può che essere accolta con entusiasmo dagli utenti, entusiasmo accentuato dalla notizia (ormai vecchia) che sostituire la propria copia legalmente acquistata di Windows 7 o 8 con il nuovo Windows 10 sarà gratuito per un anno dalla data di uscita di quest'ultimo. Con un prezzo annunciato di 119 $ per l'edizione Home e 199 $ per quella Pro, vale la pena di perdere un po' di tempo ad analizzare le possibilità offerte da Redmond.
Il programma di testing del nuovo sistema operativo è chiamato Windows Insider Preview e consente l'accesso anticipato alle versione di prova di Windows 10. Le build disponibili sono differenziate in base al grado di perfezionamento dei software inclusi in modo molto simile alle distribuzioni Linux. Iscrivendosi al progetto Insider Preview sarà quindi possibile scaricare la versione “slow ring” (con software che ha già superato le prime fasi di testing) e la versione “fast ring” (ancora completamente da provare). In particolare, scaricando la build 10130, secondo un post nel blog della Microsoft, sarà possibile ricevere la release di Windows 10 senza la necessità di attivare il prodotto, anche se non si disponesse di una versione genuina di Windows 7 o 8. Però attenzione, sono bastati pochi giorni nei quali questa notizia ha iniziato a diffondersi che già il post in questione è stato modificato per non riportare più la frase che indicava la disponibilità dell'azienda a considerare come genuine tutte le copie di Windows 10 ottenute in questo modo e a garantire supporto illimitato alle stesse.
Quindi scaricando la versione 10130 Insider Preview di Windows 10 sarà certamente possibile ottenere il 29 luglio la prima release del prodotto ma probabilmente il supporto a tale versione terminerà con il primo aggiornamento del nuovo sistema operativo.
In sostanza quest'estate vedrà comunque un radicale cambiamento della politica commerciale Microsoft. La decisione di aggredire il mercato seguendo una politica più accomodante verso gli utenti è confermata dal fatto che gli utenti situati in Cina potranno aggiornare Windows 10 da qualsiasi copia di Windows 7 o 8, anche se piratata. Questa decisione, che può apparire strana, è dovuta al fatto che oltre il 70% dei sistemi Windows cinesi sono software piratati, quindi si tratta invece di una grande presa di coscienza da parte dell'azienda e di una dimostrazione della reale volontà di intraprendere un percorso di crescita caratterizzato da una crescente attenzione alle esigenze degli utenti.
Forse non è il cambiamento radicale che molti si sono aspettati la settimana scorsa, quando sembrava possibile ottenere una copia genuina del nuovo Windows con supporto a tempo indeterminato solamente contribuendo al progetto Insider Preview ma, a giudicare dai primi passi, la strada intrapresa da Redmond sembra comunque quella giusta.
Enrico Guelfo Gjylapian
Security Expert @Cybertribu
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